9. Il Cortile dei Bagni

Progettato dal Filarete (Antonio Averlino, 1400-1469), che diresse personalmente l’esecuzione dei lavori dal 1460 sino al 1465, il Cortile dei bagni fu completato da Boniforte Solari (1429 circa – 1481 circa). Inizialmente il cortile era deputato alla degenza dei nobili, ricoverati a pagamento, ed era denominato “cortiletto dei gentili uomini”; successivamente assunse il nome di “cortiletto separato delle donne”, essendo prevalentemente riservato alle partorienti (area verso la chiesa di San Nazaro), ma destinato anche ai “rognosi” (scabbiosi) e ai “deliranti” di ambo i sessi (area verso il porticato), poiché in grado di assicurare loro un certo grado di isolamento rispetto alle sovraffollate corsie della Crociera.

A inizio Seicento, questo ambiente divenne “cortile per la servitù”, adibito a infermieri e inservienti. Vi si trovavano il guardaroba (verso il porticato) e la lavanderia (verso la chiesa di San Nazaro). Un pozzo di superficie insisteva nell’angolo nord-est, mentre al centro, a partire dal XVIII secolo, fu eretto il complesso dei bagni, con vasche separate per uomini e donne, cui, a partire dal 1802, si affiancò l’utilizzo di semicupi (corte vasche per un’immersione parziale), destinati all’idroterapia e collocati nelle infermerie.

 

Foto di Paolo Sacchi, 2010